Per la prima volta a Indaco viene intervistato un ragazzo Hikikomori: Maurizio, ventenne romano, con un lungo racconto "senza sconti" va all'origine delle ragioni che lo hanno portato a scegliere il ritiro sociale e parla senza censura delle sue convinzioni, maturate negli anni, facendo ascoltare una base musicale autoprodotta. Grazie a Fabio Busetti che, con la sua straordinaria umanità, ha reso possibile l'apertura di questo canale di comunicazione così raro. Prima di Maurizio interviene Luca Streri, di Mezzopieno, con il racconto di una storia che fa capire quanto sia importante perfino osservare un prato con occhi nuovi. A seguire Elio Benvenuti, membro comunità di pratica del progetto Neuro Diversity at work, alla vigilia dell'importante presentazione prevista per domani. Buon ascolto!
Grazie a ERRE18: La Casa degli Artisti APS, e ovviamente a Gianluca Gobbi e tutta la redazione della radio, siamo riusciti a dar voce ad uno dei nostri ragazzi che, con notevole fatica, ma con grande determinazione, ha espresso il suo punto di vista sul disagio del ritiro sociale… grazie Maurizio, sei stato un vero tsunami, puntando il dito proprio sulla difficoltà di essere ascoltati!
39° puntata di INDACO di RADIO ERRE 18 APS
I ns ragazzi rispondono solo alla sincerità ed alla coerenza, io non ho fatto niente, sono solo me stesso. Credo invece che la riuscita di questa intervista sia, come dici tu Maja, frutto della fiducia che loro ripongono, comunque a fatica, nelle persone reali, come te. E ovviamente, anche alla straordinaria competenza e delicatezza di Gianluca, che ha saputo mettere a suo agio un ragazzo davvero coraggioso! Forza ragazzi, siamo sulla via giusta, anche se solo all’inizio!
Sto ascoltando Maurizio! È emozionante, commovente, davvero un'esperienza particolare, concordo con Rachele che voglio riascoltarlo per non perdere nulla.
Ho ascoltato Maurizio... ci vuole coraggio a mettersi in gioco cosi. ciò che racconta mi fa pensare .... quanta sofferenza consapevole. Questa e' la cosa che più mi sbalordisce....la consapevolezza della sofferenza