PRECISAZIONI
E' vero che un professionista ha studiato e sa cosa fare nel suo campo esattamente come io sono una madre da 8 anni nel problema del ritiro sociale e so di che parlo
La differenza è che io ho a cuore i destini di ragazzi come il mio viceversa il professionista deve lavorare secondo schemi che assolutamente non puo' infrangere
Una marea infinita di ragazzi e genitori mi ha chiesto di dire il seguente messaggio
Guai a chi confonde il disagio dei nostri figli con una malattia. Ripeteremmo l'errore fatto tanti anni fa in Giappone che ha creato intere generazioni di ritirati sociali ai quali adesso devono anche dare una pensione
La strada da fare è mettersi al fianco dei figli, capirli, supportarli, non giudicarli, non pretendere che siano quel figlio così perfetto che stava venendo su così bene, accettare le loro debolezze, accettare che non li cambieremo mai perchè ne potremmo ne vorremmo se capiamo le persone speciali che sono!
Quando e come un figlio è capito e supportato, allora è lui che chiede e ti dice di cosa ha bisogno. Alcuni di farmaci, alcuni di un compagno adulto, alcuni di una passione, alcuni di amicizie, alcuni di cambiare vita magari in un altro paese
Aborro chi (anche fosse un professionista) ti dice in 5 minuti: tuo figlio è neuro divergente, tuo figlio ha bisogno di farmaci, tuo figlio ha bisogno di un ultimatum e poi se non si cura lo sbatti fuori casa, se non lo mandi in comunità che futuro potrà avere con la famiglia che si ritrova.. tutto questo lo sentiamo tutti i giorni! Basta!
Siamo famiglie in sofferenza, non ci giocate su ne lucrate col nostro dolore!
Grazie