giovedì 20 giugno 2024

Maria, una mamma hikikomori

 




Maria è un nome inventato, ma è l’unica cosa inventata nella mia storia. Sono nata in una famiglia poverissima e a 12 anni già lavoravo per aiutare i miei genitori. Purtroppo l’ambiente di lavoro non era sicuro e uno scoppio mi ha provocato ustioni gravi in gran parte del corpo. Dopo alcuni giorni di coma i medici hanno detto che non c’era più speranza, ma mia mamma non voleva arrendersi e mi ha portata in un altro ospedale. Alcuni giorni in rianimazione con emorragie spaventose e un prete che costantemente pregava al mio capezzale che ha fatto il miracolo.

Mia mamma aveva fatto un voto, che se sopravvivevo avrebbe fatto un altro figlio e sono arrivati due gemelli. Purtroppo uno sano e uno con gravi problemi di salute 

Io ho sempre aiutato mia mamma e anche quando mi sono sposata vivevo nello stesso condominio dei miei genitori. Ho avuto tre figli. Pian piano mia mamma si è ammalata ed è mancata e dopo un po’ anche mio padre se n’è andato con un tumore.

Vi risparmio la storia dei primi due figli e vi racconto del più piccolo.

Non si è mai accettato o meglio aveva sempre delle critiche per il naso storto e la pelle chiara 

Ha sempre combattuto contro tutte le pressioni ma poi si è innamorato di una ragazza straniera che lo ha deluso e da li è iniziato il declino

Non ho trovato nessun aiuto se non uno psichiatra che ha completamente inciuccato la terapia e ha notevolmente aggravato la situazione.

Ora mio figlio ha delle patologie dovute agli anni di ritiro e io sono esausta perché mi occupo anche del fratello malato che vive in casa con me 

Ho incontrato tante persone cattive ma anche alcune buone e prego Dio che mi dia tanta forza perché, nonostante tutto, non ho perso l’amore per la vita

Una mamma hikikomori 



IL SORRISO DI ARIANNA

Oggi ho avuto l'opportunità di intervistare la psicoterapeuta Silvia Zaccari ed è stato un bellissimo momento di empatia e comprensione ...