Nella 71° puntata di INDACO di radio ERRE18, Gianluca Gobbi intervista Francesca Viazzi che ha fatto una bellissima tesi di laurea sul tema del ritiro sociale volontario
Francesca ha voluto parlare del nostro problema perchè ha visto la complessità del disagio e la poca attenzione ancora nel mondo attuale a questo problema che sta assumendo dati allarmanti
Nel mio corso di laurea avevo approfondito il problema del ritiro scolastico - dice Francesca - senza mai approfondire il tema di come una famiglia affronta il ritiro sociale di un figlio
Se ne parla poco nell'agenda politica e nel dibattito pubblico, mentre oramai i numeri parlano chiaro
La narrazione di come affrontano il problema le famiglie è molto diversa da quella che è la realtà
I genitori sono uguali a tutti gli altri, ma hanno frasi del tipo: "Per me essere genitore è come essere fantasista sul campo, bisogna correre da una parte all'altra affidandosi all'istinto, al buon senso"
Sono genitori che devono riadattarsi e trasformarsi, ma un gran bel messaggio è quello del genitore che cerca di fare gruppo, tipo l'immagine del cortile di casa degli anni '50, quindi famiglie che si supportano a vicenda, trasmettendo una visione di famiglia che si allontana dal concetto tradizionale e abbraccia una visione comunitaria
I genitori hikikomori fanno gruppo e si supportano continuamente, si danno dei consigli e i figli non sono più i figli tuoi ma sono i figli di tutti
Si agisce per un bene comune che è quello di crescere questi ragazzi non in maniera della singola famiglia, ma con il supporto di tutti
Al termine dell'intervista Francesca dice la cosa più importante che noi famiglie diciamo da anni. La società incolpa la famiglia, ma in realtà questo è un problema sociale e pochissimi mettono in risalto che la società non si fa una auto critica
Francesca non ha riscontrato nelle sue interviste il modello "madre ansiosa, padre assente" e la sua tesi di laurea sarà a disposizione dei 12 parlamentari che con l'on.Ruffino si stanno occupando di stendere un testo di legge
Complimenti vivissimi e buon ascolto dal 22° minuto circa